L'elettricità, la mixitè e l'accensione delle città
Il nuovo concetto di città sconvolto dall'uso della luce artificiale e tutto ciò che ne consegue...
Fin dal Medioevo, momento in cui si formano le prime città, e fino a tutto il XVIII secolo il buio aveva caratterizzato le notti e solo le fiammelle dei tabernacoli diffondevano una luce incerta. Dall'illuminazione ad olio iniziale si giunge, nella prima metà dell'800, a quella a gas e successivamente, dalla seconda metà dell'800, all'illuminazione elettrica. Lo sviluppo della illuminazione stradale e la sua funzione di servizio pubblico segna l'inizio di una nuova epoca, l'avvio di un processo di trasformazione sostanziale dell'ambiente urbano e del suo uso : con la luce le notti cittadine diventano più sicure e perciò più adatte alla vita sociale.
Le città si accendono così per scoprire nuovi mondi e prospettive: parti di essa si alternano per andare incontro alle nuove esigenze sociali e funzionali, alle giornate che si allungano e che non terminano più dopo il tramonto.
In forte contrapposizione con lo zoning risposta a questo cambiamento della Rivoluzione Industriale che divideva per zone omogenee, l' espressione più forte di questa evoluzione oggi è il concetto di mixitè : la nuova città ha bisogno di edifici che si adattino al suo stile frenetico e "multifunzionale" di vita e che non si limitino ad essere semplici contenitori a senso unico ma che racchiudano funzioni diversificate che permettano un flusso continuo della popolazione che le abita, e che facciano vivere a pieno in ogni momento la vita in una metropoli. La mixitè non si limita comunque solo alla sua funzione ma anche alla propagazione di una direzione, oggi infatti questo progetto è radicato per esempio nella valorizzazione ambientale o dell'integrazione sociale e culturale ecc.
Oggi tutto è digitale, la vita nelle città è sempre più accellerata e uno degli edifici simbolo di questo nuovo modo di affrontare la progettazione è la Mediateca, perchè tutto è informazione e tutto ruota intorno al nuovo mondo della Rivoluzione Infomatica: le città si muovono continuamente, i Media le inseguono e nell'Era dell'informazione, dove tutto è Rete questo edificio mescola vari tipi di funzioni e le propaga in tutto il mondo.
L'illuminazione artificiale dello schermo, quello del nostro pc per esempio, che si contrappone fortemente a tutto quello che la luce aveva significato in tutti i campi fino a qualche anno fa, invade l' Architettura, l'Arte, e colora e illumina la maggior parte delle città mondiali.
Quello con cui staimo facebdo i conti è la conseguenza sul paesaggio che questo cambiamento delle città ha portato fino ad oggi, e naturalmente il problema del risparmio energetico che ormai è uno dei problemi più comuni a tutti, mentre l'informazione cresce l'energia si esaurisce.
…”questo è un tempo in cui gente più numerosa si mescola assieme, per aiutarsi reciprocamente e far funzionare le cose”…E la gente vive tutto lo spazio pubblico, ci va di giorno e di notte, genitori con bambini, turisti, vecchi operai con il basco e teenager con i pattini. Insomma la sua architettura forma e conforma l’ambiente come la cattedrale gotica… " Gehry
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